Amici, amiche, sportivi di ogni genere: ben ritrovati!
Eccoci, per la prima volta nell'anno nuovo, all'appuntamento con la rubrica di
24H, che vi terrà compagnia (si, anche in lunedì grigi e noiosi come questo)
per tutti i prossimi mesi, accompagnandovi per mano alla Finale Nazionale 2017.
Cominciamo oggi proponendovi un’intervista, anzi, una
chiacchierata con Tommaso Samiolo, responsabile di Brianzatornei, associazione
leader in Brianza per l’organizzazione di tornei e campionati amatoriali di
calcio a 5 e a 7. Brianzatornei, nata nel maggio 2012, ha sposato da subito il
progetto di 24H, diventando sin dal primo torneo organizzato una tappa del
circuito ed iniziando, dunque, a mandare le proprie squadre vincitrici alle
finali, conosciute, attese e bramate da ogni team partecipante alle proprie
manifestazioni.
Noi di 24H ci siamo raccontati spesso (anche tramite questo blog), mettendo a disposizione del pubblico tutto quello che facciamo, i nostri pensieri, le nostre emozioni. Ora però vorremmo sapere da te come siamo visti "dall'esterno".
Ciao Tommaso e ben trovato. Proviamo a metterti in
difficoltà sin dalla prima domanda.
«Ciao e ben trovati. La prima parola che mi viene in mente
parlando di 24H e del vostro lavoro è sicuramente “ammirazione”. Noi di Brianzatornei,
infatti, organizziamo manifestazioni su scala provinciale, che ci costano
parecchia fatica e tantissimo impegno. Vedere un’organizzazione come la vostra
lavorare su scala nazionale non può che lasciarci a bocca aperta. Io in prima
persona – prima da giocatore e poi da responsabile provinciale – ho assistito
in più occasioni alle finali: mi ha impressionato la vostra capacità di
lavorare in gruppo. Il giorno della finale al campo penso fossero presenti
venti ragazzi dello staff: tutti lavoravano in simbiosi, sapevano cosa fare e
dove andare. Non mi sorprende, infatti, che la finale riesca ogni anno alla
perfezione, superando incredibilmente gli standard qualitativi dell’edizione
precedente. »
Come si pongono le squadre che partecipano ai vostri eventi
nei confronti della finale 24H?
«A tal proposito posso dire che esistono due categorie di
squadre: quelle che hanno partecipato almeno una volta alle finali e chi le ha
sentite solo raccontare. Ebbene, tutte e due le tipologie di squadre non
aspettano altro che (ri)giocarle. Chi ha partecipato almeno una volta alle
finali sa cosa vuol dire, è già stato protagonista di quella grande festa che
rappresenta quella giornata. Vuole tornarci, è una sorta di chiodo fisso. Ad
ottobre abbiamo squadre che cominciano il campionato invernale parlando già del
settembre prossimo quando (stando ai loro sogni) andranno a Cesena. E qui si
ricollega la seconda categoria: chi non è mai stato in Romagna a giocarle.
Queste squadre ne hanno sentito parlare, sia da noi responsabili di
Brianzatornei, sia dalle altre squadre ed inoltre, in genere, si gustano la
finale in “differita” tramite le foto, i video e gli articoli pubblicati nei
giorni successivi. Ecco allora che il loro unico scopo è quello di strappare un
pass per poterle vivere da protagonisti. È bello vedere così tanto entusiasmo!»
Hai detto di aver partecipato alle finali anche da
giocatore. Raccontaci quell'esperienza.
(Ride, ndr) «Si, vi
ho partecipato in due occasioni. Purtroppo in entrambe i casi eravamo cinque disperati
allo sbaraglio, siccome alcuni dei componenti della squadra, per impegni
personali, non hanno potuto esserci. Ricordo soprattutto la prima volta: la
squadra era decimata da infortuni, ma noi volevamo partecipare a tutti i costi
a quella fantastica giornata. E così abbiamo messo insieme gli ultimi sei
reduci ancora disponibili e siamo partiti alla volta di Cesena. Il sabato
mattina, al primo minuto della prima partita, ecco che la sfortuna si accanisce
con noi: si infortuna uno dei nostri giocatori. Restiamo in cinque contati, con
almeno altre tre partite da giocare sotto un sole cocente. Ma nessun problema:
anche con l’aiuto di qualche birretta scendiamo regolarmente in campo,
giochiamo e diamo tutto, divertendoci un sacco e conoscendo moltissime persone
provenienti dalle altre parti d’Italia. Insomma, ci siamo divertiti da morire.»
Una vera festa, dunque. Ma non ci ha detto l’esito di quelle
partite…
«Devo proprio?»
Ormai ci hai incuriositi. Si, devi.
«Abbiamo perso tutte le partite e segnato un solo gol. Prima
ho omesso di riportare che i sei uomini scesi a Cesena non erano propriamente
quello che si definisce l'elite della squadra. Ma volevamo vivere
quell'esperienza ed è stato divertentissimo. Fantastico è anche ritrovarsi al
bar dopo la partita e bere una birretta tutti insieme, compagni e avversari.
Questo è lo spirito della finale nazionale e noi di Brianzatornei stiamo
lavorando per replicare tale clima anche nelle nostre manifestazioni. C’è
ancora da lavorare, ma siamo a buon punto.»
Per concludere, raccontaci come sta andando la stagione lì
in Brianza e poi… ci si vede a Cesena in settembre!
«La stagione di tornei sta andando piuttosto bene. Al
momento siamo al giro di boa con i campionati invernali, sia di quelli a 5 che
a 7. Una volta finiti, cioè attorno a metà aprile, partiremo con i play-off che
decreteranno i campioni provinciali. Terminal e fasi finali degli invernali
cominceremo con i tornei estivi: la stagione “calda” si aprirà con la
tradizionale 12 Ore dei Lavoratori, fissata ovviamente per il primo maggio.
Seguiranno poi la Matzumoto Cup (estivo serale di calcio a 5) e l’Agorà Cafè
(estivo di calcio a 7). Ma non solo: sono in programma altre due 12 Ore, che
verranno proposte con una formula innovativa, nonché tanti tornei giornalieri di
Beach Volley. Insomma, anche quest’anno non ci facciamo mancare niente,
tenendoci impegnati fino a settembre, quando invaderemo in massa la Romagna!!»
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